Ma come cazzo è iniziato tutto sto casino ?
ALESSANDRO VERDECCHI – ROMA 01/12/2018
Ecco fatto . Ora si che siamo nella merda ! Ma prima dove eravamo ? Sempre nella merda solo che puzzava di meno .
Ma come è possibile che ci troviamo in questa situazione ? Non sto a criticare questo governo giallo/verde o verde/giallo che sia . Non dico nulla , e ci sarebbe da dire molto , su Salvini . Non mi pronuncio mica sul disastro del Movimento 5 stelle che di 5 stelle ha ben poco ! Sperando di riuscire ad arrivare a domani , che solo questa ci è rimasta come speranza , in questa sera strana di dicembre abbastanza calduccia , ma sappiamo che ormai il clima è irrimediabilmente cambiato causa il disastro ecologico che il virus “umanità” sta causando , io vado indietro negli anni e cerco nel mio piccolo di capirci qualcosa .
Mi ricordo che tanti anni fa la televisione non c’era . Viene spontaneo iniziare questa rapido racconto come fosse una favola : “C’era una volta un mondo senza tv e gli esseri umani ancora si incontravano nelle strade e nelle piazze per vedersi , raccontarsi ….”
Era gennaio del 1954 e in Italia iniziarono a trasmettere i primi programmi televisivi a livello nazionale . Rigorosamente in bianco e nero , questo segnale cominciò in breve tempo ad entrare in tutte le case degli italiani .
Posso dire che sia proprio questa la data dell’inizio del nostro attuale casino . Anzi ,devo dire che ne sono certo che il ’54 segnò l’inizio nel nostro Paese di una nuova era!
Nessuno allora poteva immaginare cosa sarebbe accaduto in seguito grazie a questo potente mezzo di comunicazione di massa che ormai copre il pianeta di segnali 24 ore su 24. Il percorso era segnato , la strada c’era e sperare che fosse stata sempre percorsa da persone dotate della saggezza necessaria a farne una strada maestra per rendere più libera l’umanità , più cosciente , più informata , più acculturata e a conoscenza del passato e del presente , si sbagliò di grosso . La strada per antonomasia è di tutti e tutti possono praticarla ,anche i delinquenti . Poi bisogna beccarli e toglierli di mezzo ma qui ci troviamo su un terreno scivoloso . Individuare qualcuno che ti ruba il borsello in mezzo alla strada è possibile o ancora possibile , ben diverso capire chi ti sta rubando la vita , altro che borsello , nelle immense autostrade mediatiche dei nostri giorni .
Ma che accadde dopo quel ’54 ? Tutto andò per il meglio . Era piacevole avere in casa un televisore che faceva intrattenimento , cultura , scolarizzazione , politica , insomma un amico che arrivava da per tutto e , diciamolo anche se nel dirlo teniamo i denti stretti , serviva la collettività . Poi arrivammo a Telebiella , la prima emittente privata italiana . Era l’anno 1972 . Si trattava di un’emittente televisiva, originariamente via cavo, creata da Giuseppe Sacchi , detto Peppo, ex regista della RAI, in un ex convitto situato nel centro di Biella. L’emittente è stata riconosciuta come la prima televisione privata italiana a infrangere con un battaglia legale e mediatica il monopolio pubblico della RAI, anche se la prima emittente privata fu Telediffusione Italiana Telenapoli. Ben venga questo evento ! La strada era ancora percorsa da individui che portavano novità e aperture al settore . Il monopolio della Rai stava diventando pesante e insopportabile e l’apertura verso le private significava molto allora . Finchè si arrivò a Tele Milano Canale 58 , emittente televisiva via cavo fondata da Giacomo Properzi e Alceo Moretti a Milano 2, città satellite di Milano . L’emittente era stata fondata nel settembre del 1974 a pochi mesi di distanza dalla sentenza su Telebiella (luglio 1974) che liberalizzava le trasmissioni televisive via cavo (Telemilanocavo). Al sistema via cavo erano collegate circa 5000 utenze che corrispondevano a 20000 telespettatori. A questo punto le strade si allargano e cominciano ad arrivare sulla carreggiata diversi personaggi tra i quali spicca un certo Silvio Berlusconi, che tra le altre cose era anche il costruttore proprio di Milano 2 . Quindi a metà degli anni ’70 l’imprenditore edile entra nel panorama dell’emittenza televisiva locale acquistando TeleMilano, l’emittente via cavo che avrebbe dovuto servire gli abitanti dei quartieri Milano 2 e San Felice.
Sebbene possa apparire un esordio in sordina, Berlusconi rivoluzionerà nel giro di pochi anni l’assetto televisivo del Paese, dando vita, contemporaneamente ad altri editori come Rizzoli, Rusconi e Mondadori, al modello della televisione commerciale.
Ecco fatto . La frittata è fatta . E’ proprio da qui che inizia il disastro . Le televisioni commerciali vivono di pubblicità e lanciano l’auditel , affossando definitivamente il sano e veritiero “gradimento” che a campione casuale chiedeva via telefono al pubblico cosa stava vedendo e cosa gli piaceva o non gli piaceva di quello che stava vedendo . Niente più gradimento ma solo presenza di pubblico davanti allo schermo per vendere , vendere , vendere prodotti ! Poi con l’avvento del computer la frittata è definitivamente scoppiata e i social hanno fatto il resto . Da questo arrivare ai giorni d’oggi dove si vende anche l’immagine dei politici , dove tutto è nello schermo , dove la vita fuori non esiste più , dove tutti sono chini con lo sguardo fisso allo smartphone , dove le fuck news imperano , dove una massa di cretini disarmanti tentano di governarci , il passo è breve .
Ecco come siamo finiti qui e devo dire che sono un tantino preoccupato .